26 Aprile 2024 06:29

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26 Aprile 2024 06:29

Piano Riequilibrio Finanziario: approvata in Consiglio la manovra “Salva Imperia”. La minoranza:”Tutto sulle spalle dei cittadini”/La discussione

In breve: Il Piano, al termine del lungo confronto, è stato approvato con 20 voti favorevoli, 8 astenuti e 1 contrario.

“Il peso sarà tutto sulle spalle dei cittadini”. È questo il commento amareggiato del consigliere comunale di Progetto Imperia Luca Lanteri, durante la discussione sul Piano di Riequilibiro Finanziario Pluriennale in Consiglio Comunale.

Il Piano, al termine del lungo confronto, è stato approvato con 20 voti favorevoli, 8 astenuti e 1 contrario.

Piano di Riequilibrio Finanziario, Imperia: la discussione in consiglio

Assessore Fabrizia Giribaldi

“Questo è un piano che vuole riconciliare il risanamento del bilancio e la crescita della nostra città. Le manovre di questo piano non solo mettono in regola il costo dei servizi, ma mettono a posto anche i conti del Comune, scongiurando l’arrivo del Commissario. Asili nido, pre scuola, dopo scuola, scuola bus, piscina, ad esempio, sarebbero servizi tagliati con l’arrivo di un eventuale Commissario.

I debiti fuori bilancio ammontano a 10 milioni di euro. Sommati ai residui di bilancio, si arriva a 18 milioni di euro.

La somma da ripianare è pari a 18 milioni di euro. 13 milioni verranno ripianati con il piano finanziario, i restanti saranno ripianati in un periodo più lungo.

Si è messa in essere una riduzione delle spese, con una riduzione di servizi e consumi e una razionalizzazione delle dotazioni strumentali.

Basti pensare che ci sono, nel territorio del comune di Imperia, 20 impianti fotovoltaici. Quando siamo arrivati noi non ne funzionava nemmeno uno.

Abbiamo razionalizzato la spesa legata al contenzioso, varato politiche di incremento delle entrate con l’aumento delle tariffe, anche se erano già quasi tutte al massimo.

Abbiamo introdotto la tassa di soggiorno, che è una tassa di scopo.

Abbiamo aumentato del 25% la Tosap, a parte per quel che concerne l’edilizia, posticipata al 2020, per incentivare le ristrutturazioni.

Per l’imposta di pubblicità e delle pubbliche affissioni, è stata applicata la tariffa massima. Il servizio, lo ricordo, era stato affidato ad Abaco.

Abbiamo aggiornato le tariffe del campo di atletica del Prino. Sino ad oggi chiunque poteva andare al campo del Prino, fare sport, usare gli spogliatoi, le docce, senza pagare nulla. Ora ci sarà da pagare una piccola tariffa.

Abbiamo varato il progetto di affidamento esterno degli asili nido. Ogni bambino costerà 680 euro, prima costava 1277 euro. Ci sarà un aumento delle tariffe per le famiglie. Per le fasce più deboli, però, la tariffa non supererà i 50 euro.

Abbiamo tagliato di 100 mila euro il contributo alla Seris, per quel che concerne le mense scolastiche. Per quanto riguarda il futuro della Seris, ci sono per il momento solo delle ipotesi.

Abbiamo razionalizzato i servizi cimiteriali, dando il via libera al rilascio delle concessioni per i loculi anche agli Under 60.

E’ stata modificata la modalità di gestione dei parcheggi a raso, a pagamento, che torneranno al Comune. Gli incassi previsti sono pari a 600 mila euro.

L’illuminazione votiva, prima gestita da Amat, senza alcun introito per il Comune di Imperia, ora sarà gestita direttamente dall’ente, con introiti previsti pari a 70 mila euro.

Per quanto concerne il patrimonio immobiliare del Comune, verranno alienati tutti i beni patrimoniali non considerati strategici.

Infine le risorse umane. Il Comune di Imperia ha 323 dipendenti, un numero maggiore rispetto a quanto previsto dalle normative vigenti. Non ci saranno reintegrazioni in caso di cessazione. Ci sarà un accorpamento dei settori, con la riduzione del trattamento accessorio dei dirigenti e lo stop al turn over”.

 

Assessore Luca Volpe

“Ho sentito di tutto in questi giorni, anche da parte di chi avrebbe dovuto spiegare come si è arrivati a questo punto. Per quanto riguarda gli asili nido, sono un servizio fondamentale che la città sta dando da tanti anni. Bisogna trovare il coraggio di trovare le risposte, quindi mi sono permesso di guardarmi un po’ indietro. È giusto che si sappia che questa manovra è frutto di un lavoro enorme, andando a scoprire problematiche nei cassetti. Adesso gli asili nido stanno pagando lo scotto.

La gestione così com’è purtroppo non si potrà più traguardare. Forse vi siete dimenticati che nei vostri strumenti di programmazione unica che ogni anno portavate ci sono indicate le stesse cose che stiamo dicendo noi ora. Nel 2015 chi ha chiuso gli asili nido a Imperia? 56 posti di asili nido sono stati tolti: dall’asilo di Castelvecchio ne sono stati tolti 28, a Porto Maurizio sono scesi da 60 a 22. Non ricordo che qualcuno, maggioranza o minoranza, abbia messo in piedi questo grande contrasto.

Noi abbiamo bisogno di teste che lavorino. Non che creino di problemi. Non ci sono educatori di “serie a” o di “serie b” come qualcuno ha voluto far passare come messaggio. Chi lavora nelle cooperative non è di “serie b”.

Sono stato oggetto di tiri al piccione in questi giorni.

È il sistema che ha messo in crisi quell’attività. Quei costi non li abbiamo da adesso, è un problema che sappiamo che c’è da tempo.

Per quanto riguarda il personale educatore e il personale ausiliario, la loro professionalità acquisita nel tempo andrà valorizzata non persa”.

Davide La Monica

“Tutte imposte che si sommeranno a aumenti Tari e Tarsu. È un piano che prevede investimenti zero per i prossimi 10 anni. Aumento spropositato delle rette degli asili nido, che non permetterà a molte famiglie di continuare a usufruire del servizio. Ci sono molti dubbi riguardo le entrate stimate.

In questi mesi sono stati assunti addetto stampa, super consulente finanziario, consulte per gli appalti europei, supervisore appalto rifiuti. Non mi sento di votare contro, ritengo opportuno astenermi in attesa delle verifiche della Corte dei Conti”.

Guido Abbo

Come Imperia al Centro ci asterremo. La necessità di un piano di riequilibro è condivisibile. Il piano di riequilibrio comporta delle scelte politiche ed è giusto che l’amministrazione faccia il suo percorso. Dal punto di vista tecnico non ho avuto i chiarimenti che volevo”.

Luca Lanteri

“Anche il nostro voto sarà di astensione. Ci voleva un piano, si potevano fare altre scelte. Vengono toccati quasi tuti i servizi, le tasse, le tariffe. Il recupero sarà tutto sulle spalle dei cittadini. Non si migliora e si dà un servizio peggiore all’utenza.

Per quanto riguarda la gestione degli asili nido, non ci sono professionalità di serie a o b, ma ci troviamo di fronte a maestre che hanno fatto per anni bene il loro lavoro. Resto preoccupato per la scelta che avete fatto nel campo sociale e didattico.

Sono altrettanto preoccupato per le tariffe degli asili nido. La famiglia media sarà in difficoltà. Saranno le prime che pagheranno la crisi.

Ritengo di non fare demagogia, ho detto quello che pensavo. Il sindaco ha uno staff che supporta il sindaco stesso. Il portavoce poteva farlo lei stesso, poteva farlo un assessore o altre persone già presenti”.

Fabrizio Risso

“Alcune delle misure adottate sono condivisibili, come l’imposta di soggiorno. Non condividiamo gran parte degli interventi del settore sociale. A mio avviso il sistema del welfare state è in crisi. Le tariffe dei nidi aumentano, ci sono i bonus regionali e statali, ma quanto tempo dureranno? Non siamo in grado di dirlo. Andavano individuate le risorse altrove. Chiediamo che non venga esternalizzato il servizio di refezione scolastica.

La situazione che abbiamo ereditato noi era difficilissima. Il piano è indispensabile, quindi ci asterremo. Invito Landolfi a rivolgersi all’assessore Vassallo e all assessore Agostino della sua lista civica perché erano 2 autorevoli membri della vecchia amministrazione”.

Gianfranco Gaggero

“Questa delibera è importantissima per il futuro della nostra città. Abbiamo delle perplessità che non siamo riusciti a capire, in particolare per la questione degli asili. Questa previsione di risparmio ci sembra fittizia. La spesa di competenza di personale rimane sempre in capo al Comune, pur cambiando la mansione dei dipendenti. Per questo motivo ci asterremo”.

Maria Nella Ponte

“Ritengo che le scelte compiute all’interno del piano presentate oggi siano scelte politiche che non posso condividere, e non condivido neanche la modalità. La mia dichiarazione di voto sarà contraria, per dare un segnale importante di non condivisione dei contenuti.

Nel mio intervento ho detto “truccare”, in inglese “make up”, in senso di abbellirne l’estetica. Ritengo che alcuni interventi siano di abbellimento, come quello relativo alla Go Imperia. Spostando gli incassi dei parcheggi a raso dalla contabilità della Go Imperia alla contabilità del Comune, ci sarà la conseguenza sì di aumentare le entrate del Comune,  ma anche quella di portare in perdita la Go Imperia, si vedranno gli effetti nel 2020.

Per quanto riguarda gli asili i costi del personale rimangono in pancia all’amministrazione”.

La diretta del Consiglio Comunale

https://www.facebook.com/imperiapost.it/videos/298455484151879/

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