27 Aprile 2024 21:06

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27 Aprile 2024 21:06

Ponte Morandi: Toti, Castellucci e il salvataggio di Carige. Nelle carte dell’inchiesta una conversazione “scomoda”

In breve: Toti e Castellucci discutono, due mesi e mezzi dopo crollo del Ponte Morandi, dell'ipotesi di un salvataggio di Carige da parte di Atlantia (principale azionista il gruppo Benetton), società concessionaria di Autostrade per l'Italia, di cui Castellucci era amministratore delegato.

C’è anche una conversazione tra il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti e l’ex Ad di Autostrade Giovanni Castellucci nelle carte dell’inchiesta sulle barriere fonoassorbenti della rete autostradale, costola dell‘indagine madre sul crollo del Ponte Morandi, che ha portato ad arresti e misure cautelari per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato ASPI (fino a gennaio 2019), Michele Donferri Mitelli, ex responsabile delle manutenzioni, Paolo Berti, ex direttore centrale operativo, Stefano Marigliani, direttore del primo tronco di Genova, Paolo Strazzullo, direttore manutenzioni, e Massimo Meliani, direttore tecnico.

In particolare, Toti e Castellucci discutono, due mesi e mezzi dopo crollo del Ponte Morandi, dell’ipotesi di un salvataggio di Carige da parte di Atlantia (principale azionista il gruppo Benetton), società concessionaria di Autostrade per l’Italia, di cui Castellucci era amministratore delegato.

Secondo gli inquirenti un tentativo da parte di Castellucci, il quale, scrive il gip nell’ordinanza di custodia cautelare, “cerca di ricostruire un buon rapporto con lo Stato offrendo cospicue somme di denaro”, di “ingraziarsi” il Governo, concessionario della rete autostradale, all’epoca condotto da Lega-M5S, per scongiurare la revoca della concessione per via del crollo del Morandi.

Inchiesta Autostrade: la conversazione scomoda tra Toti e Castellucci

La telefonata tra Toti e Castellucci si apre con un riferimento alla “proposta” avanzata da Modiano, all’epoca presidente della Banca Carige e oggi commissario dell’istituto di credito, a Castellucci.

“Senti Gianni ho parlato adesso a lungo con Modiano per la roba che ti ha proposto di Carigedice TotiCome dire è ovvio che noi lo saluteremmo con grandissimo favore, non so quale effetto possa avere io con Giorgetti (Lega, all’epoca sottosegretario alla presidenza del Consiglio). Ovviamente una volta che tu mi dici che c’è la disponibilità io ci parlo con Giorgetti e con Salvini eh, per dirgli che è una cosa ovviamente concordata”.

Castellucci: “Io il problema è che per venderlo ai miei azionisti ho bisogno che sia all’interno di un quadro“. Toti:Eh lo so bene“.
Castellucci:Hai capito…eh, eh, eh“.
Toti: “Eh però stai, stai dialogando con persone che di quel quadro non ne fanno parte…”.

La conversazione tra Toti e Castellucci entra poi nel vivo.

“L’unica cosa che possiamo fare è chiedere alla Lega, e dire ragazzi, noi ci stiamo esponendo per salvarvi una banca e togliervi rotture di coglioni…poi se non ne tenete conto siete dei pazzi! – dice Toti e Castellucci – Dopodiché io impegni per sto governo non me la sento di prenderne“.

Castellucci: “Tu puoi fare solo l’ambasciatore tra virgolette”.
Toti: “Io posso fare l’ambasciatore e tutta la moral suasion del caso…nel momento in cui, uscisse fuori anche una tua dichiarazione d’interesse secondo me che puoi concordare con Modiano dicendo a determinate condizioni, eh potrebbe essere una roba eh, poi diventa anche per loro complicato, ora cominciano ad essere tante le cose che state facendo insomma, quindi per me è una pressione che può essere comunque utile”.

Toti, infine, spiega a Castellucci che l’aiuto a Modianonon è una roba gigantesca, penso su centocinquanta milioni”.

Castellucci: “Il problema è che io per raccontarlo ai miei ho bisogno di qualcosa in più … ovviamente“.
Toti: “Per quanto possa essere in più, può essere al massimo come si dice, una dichiarazione informale..di buon auspicio insomma”.

La replica di Toti

“Salvare i risparmiatori liguri: questa è l’unica ragione per cui ho discusso telefonicamente con Giovanni Castellucci di un possibile intervento di Atlantia, di cui allora era amministratore delegato, nel salvataggio di Banca Carige. Si è trattato di un contatto sollecitato da tutti i soggetti interessati al salvataggio dell’Istituto di Credito genovese. A due mesi dalla tragedia del crollo di Ponte Morandi, la Liguria non si sarebbe potuta permettere anche il fallimento del suo Istituto di Credito, motivo per cui ogni ipotesi per evitarlo è stata presa in considerazione in quei momenti, compreso un eventuale intervento di Atlantia.

Qualsiasi intenzione da parte di Castellucci di ottenere appoggi da parte del governo per la sua azienda non ha trovato in me alcuna sponda. A ulteriore riprova di questo resta il fatto che, come sottolinea il giudice per le indagini preliminari, nessuna promessa al riguardo è stata fatta durante la conversazione e che in ogni caso nulla è accaduto poiché l’ipotesi di un ingresso di Atlantia nel capitale di Carige è subito sfumata”.

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