26 Aprile 2024 04:16

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26 Aprile 2024 04:16

Imperia: il maestro Giorgio Revelli esegue in prima assoluta la sua “Messe Bréve” in Francia. La location è un’abbazia millenaria

In breve: Nel 2017, sempre ad opera di Revelli, nacquero i canti del Natale

In Francia, nell’Abbazia di Marcilhac sur Célé è stata proposta in prima esecuzione assoluta l’ultima composizione del maestro imperiese Giorgio Revelli, la “Messe Brève” a 4 voci, per coro e organo, dedicata alla stessa Abbazia millenaria situata nella regione del Lot.

La composizione è stata scritta da Revelli in forma brevis, ovvero per il tempo ordinario della messa e si compone dei seguenti brani: Kyrie, Gloria (composta da Gloria, Gratias agimus tibi, Qui Tollis, Quoniam Tu solus Sanctus, Cum Sancto Spiritu), Sanctus, O salutaris, Agnus Dei.

Con il termine Missa Brevis ci si riferisce normalmente ad una composizione basata sul testo ordinario della messa. Dopo molti anni di collaborazione con il sacerdote responsabile dell’Abbazia père Guillaume Soury Lavergne e tutti i suoi collaboratori, il maestro imperiese ha voluto offrire all’abbazia un nuovo elemento di consolidamento dell’aspetto culturale.

Nel 2017, sempre ad opera di Revelli, nacquero i canti del Natale

Nel 2017 nacquero i 12 nuovi canti di Natale in stile antico dell’Abbazia, sempre scritti da Revelli, eseguiti  in Argentina, Uruguay, Francia, Italia e Germania e che ogni anno riscuotono sempre più successo e sono proposti durante concerti e messe natalizie. Ora si è dato vita ad una intera Messa, che con tutte le sue difficoltà, fosse comunque eseguibile da parte di molti musicisti e fruibile anche a livello di durata per le celebrazioni.

Come spiega lo stesso Revelli,questa composizione racchiude vari aspetti che raccontano il percorso che da anni stiamo consolidando per rendere l’Abbazia fulcro di preghiera ma anche nucleo culturale forte per tutta la regione del Lot. Innanzitutto è stata scritta con vari stili, passando dal periodo antico alle sonorità tipiche francesi di fine Ottocento ed inizio Novecento, questo con lo scopo di narrare e richiamare con il suono la stratificazione storica di questa millenaria Abbazia. La composizione inoltre è nata per coro a 4 voci miste, organo ed aggiunta di orchestra ad libitum al fine di poterla utilizzare per scopo liturgico o concertistico”.

 

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