26 Aprile 2024 11:28

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26 Aprile 2024 11:28

Quattro anni fa il crollo del Ponte Morandi, 43 le vite spezzate. Toti:”dolore incancellabile, vicini alle famiglie per avere verità e giustizia”

In breve: Nelle scorse settimane ha preso il via il processo in cui sono coinvolti 59 imputati (tra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea, società che si occupava di manutenzioni e ispezioni, attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato) e 600 parti civili.

Quattro anni fa crollava il ponte Morandi a Genova causando 43 vittime. Un avvenimento che ha scosso il mondo ma soprattutto i liguri e i genovesi in particolare. Il presidente della Regione Giovanni Toti ricorda quel giorno.

Genova: quattro anni fa il crollo del Ponte Morandi, il ricordo del presidente Toti

“Il 14 agosto per Genova e la Liguria – scrive il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – non potrà mai più essere un giorno come gli altri. Non importa se oggi sono passati 4 anni, sarà sempre così. C’è un nuovo, bellissimo ponte ad attraversare il Polcevera e a riunire le due metà della città e della regione. Ma non può cancellare quello vecchio né soprattutto il dolore e lo strazio immenso che il suo crollo ha causato. Il nostro dovere, come forza chiamata ad amministrare questa città e questa regione, non poteva che essere quello di dare risposte alle esigenze di chi ha perso i propri cari, ma anche la casa, o ha visto in pericolo il proprio lavoro, ha temuto di restare isolato e indietro.

Un dovere svolto sempre però sapendo che il ponte San Giorgio può riempire lo spazio lasciato dal Ponte Morandi, ma mai il vuoto più profondo che il suo crollo ha scavato nei cuori di chi ha quelle immagini indelebili nella memoria.

Non dimentichiamo, non possiamo dimenticare le 43 vittime e i loro familiari, che più di chiunque altro hanno pagato un tributo inaccettabile in una strage che poteva e doveva essere evitata. Oggi, come dal primo momento, siamo accanto a loro, per sostenerli nella richiesta di giustizia e di verità, per far sentire la vicinanza di un popolo che se ha saputo subito reagire e stupire il mondo realizzando in meno di due anni il viadotto San Giorgio non lo ha fatto per dimenticare ma per urlare la voglia di non vivere più simili tragedie.

Genova e la Liguria non hanno risposto con le parole vuote. Hanno da subito lavorato alla ricostruzione del ponte, ma anche alla realizzazione di un memoriale che resti per sempre a ricordare, come le 43 luci del nuovo viadotto, quelle vite spezzate. Più che mai oggi la rabbia e l’orgoglio sono sentimenti che possono coesistere e che non vengono meno”.

Nelle scorse settimane ha preso il via il processo in cui sono coinvolti 59 imputati (tra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea, società che si occupava di manutenzioni e ispezioni, attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato) e 600 parti civili. La prima udienza, il 7 luglio, è terminata con rinvio al 12 settembre.

A causa del crollo del Ponte Morandi sono morti: Melissa Christiane, Bastit Giovanni, Battiloro Camilla, Bellasio Manuele, Bellasio Francesco, Bello Matteo, Bertonati Stella Maria, Boccia Admir, Bokrina Giovanna, Bottaro Elisa, Bozzo Alessandro, Campora Bruno, Casagrande Cristian, Cecala Crystal Dyana, Cecala Andrea, Cerulli Marta, Danisi Henry, Diaz Henao, Marius Djerri, Giorgio Donaggio, Carlos Jesus Erazo, Trujillo Gerardo, Esposito Alberto, Fanfani Juan, Ruben Figueroa, Carrasco Nathan, Gusman Vincenzo, Licata Anatoli, Malai Luigi, Matti Altadonna, Dawna Antoinette, Munroe Juan Carlos, Pastenes Ersilia, Piccinino Axelle, Nemati Alizèe, Place Claudia, Possetti William, Pouzadoux Leyla, Nora Rivera, Castillo Roberto, Robbiano Samuele, Robbiano Alessandro, Robotti Marian, Rosca Gennaro, Sarnataro Antonio, Stanzione Mirko, Vicini Andrea, Vittone Angela Zerilli.

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