30 Aprile 2024 04:03

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30 Aprile 2024 04:03

Imperia: ex preside Istituto Marconi a processo, un ex insegnante in aula. “Ha tolto alcuni privilegi ed è diventata scomoda”

In breve: Nella mattina di oggi il collegio ha sentito vari testimoni tra cui due ex insegnanti e una rappresentante dei genitori.

Il rapporto con il corpo docente si è incrinato nel momento in cui la Pistorino si è resa conto di situazioni non lineari. Quando si è resa conto del contesto in cui si trovava è diventata scomoda. Alcuni insegnanti privilegiati hanno cominciato a perdere i loro privilegi“. Queste le parole di un ex insegnante dell’Istituto Marconi di Imperia, sfilato oggi come testimone in Tribunale a Imperia,  nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati l’ex dirigente scolastica Daniela Pistorino (difesa dall’avvocato Antonino Favazzo, subentrato al legale Maria Claudia Giordano del foro di Messina), rinviata giudizio con le accuse di peculato, minaccia, violenza privata, diffamazione, maltrattamenti, dinnanzi al collegio composto dai giudici Carlo Indellicati, Francesca Minieri e Antonio Romano (Pm Luca Scorza Azzarà).

La denuncia, lo ricordiamo, è partita da 15 persone offese (tra insegnanti e personale scolastico dell’istituto). 

Nella mattina di oggi il collegio ha sentito vari testimoni, quattro ex insegnanti e una ex rappresentante dei genitori. La testimonianza più significativa è stata quella di un ex insegnante (oggi in pensione, a differenza degli altri tre, che lavorano in altre sedi) con 40 anni di esperienza presso l’Istituto che ha tracciato un quadro completamente diverso da quello rappresentato dall’accusa.

Imperia: ex preside Istituto Marconi a processo, un ex insegnante in aula

Ho lavorato per 40 anni in questa scuolaha raccontato l’ex docente – Inizialmente avevo rapporti cordiali con la dirigente e buoni con i colleghi. I rapporti iniziali tra la Pistorino e il corpo docente era ottimo appena è arrivata, anche perché lei era stata insegnante per molti anni ed era stata appena nominata dirigente. Avevo subito notato che era un po’ sprovveduta, genuina.

Vorrei aprire una parentesi: mi stupisco che nel corso del processo alla precedente preside non si sia andati a fondi con le problematiche didattiche, in quanto c’era una situazione era ingestibile. Quale? Il problema era un orario scolastico non reale con moduli di 50 minuti che venivano considerati ore. Dal 2013 le mie 21 ore di lezione sono state considerate come moduli. Sostanzialmente si perdevano tre ore di lezione con i ragazzi che finivano poi a colleghi che ne beneficiavano, creando delle cattedre. A mio modo di vedere non bisognava mandare un dirigente al primo anno in una situazione come la nostra.

Il rapporto con il corpo docente si è incrinato nel momento in cui la Pistorino si è resa conto di situazioni non lineari. Quando si è resa conto del contesto in cui si trovava è diventata scomoda. Alcuni insegnanti privilegiati hanno cominciato a perdere i loro privilegi. Ad esempio le ore in più andavano agli insegnanti che lavoravano meno, ai supplenti, e non più ai soliti. Questo perchè la preside ha iniziato a fare scelte controcorrenti rispetto al passato.

Sono così cominciati gli atteggiamenti ritorsivi. Alcuni insegnanti erano pronti a tutto, anche ad arrivare alle denunce, come accaduto con la preside precedente. Io ero nella sede distaccata di Sanremo ma si capiva bene che a Imperia non erano soddisfatti. In molti al secondo anno della Pistorino hanno fatto domanda di trasferimento perché avevano perso privilegi, hanno iniziato ad ostacolare la preside pilotando genitori e ragazzi. C’erano correnti avverse evidenti. Si era creato un sistema inquinato guidato anche dall’esterno.

La Pistorino veniva continuamente ostacolata, si registravano le conversazioni, qualcuno ‘dimenticava’ il cellulare nell’ufficio della preside. 

È capitato che alcune classi nell’intervallo inneggiassero contro la preside. Era ovvio che gli alunni fossero pilotati dai docenti. Tutte le proposte della preside non venivano accolte, nessuno la aiutava.

Anche per la questione della macchina (ndr la Pistorino è anche accusata di peculato per l’utilizzo dell’auto scolastica) è sempre stata usata da tutti, tanto che aveva più di 200 mila km. Io ad esempio con altri colleghi sono stato a Genova e a Torino per riunioni su alternanza scuola lavoro e per varie lezioni. Quando leggo sui giornali che l’auto non era idonea per l’utilizzo davvero non capisco”.

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