26 Aprile 2024 08:58

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26 Aprile 2024 08:58

Imperia: spese pazze Regione Liguria, dopo la condanna parla Saso. “Non immaginavo di fare qualcosa di illegittimo”

In breve: "Confido che gli ulteriori gradi di giudizio facciano giustizia sulla mia vicenda personale. Vado avanti con serenità e fiducia".

“Nessuno di noi neppure immaginava di fare qualcosa di meno che legittimo”. Così l’ex consigliere regionale Alessio Saso al nostro giornale dopo la condanna a 23 mesi di carcere al termine del processo per le cosiddette spese pazze in Regione Liguria negli anni dal 2005 al 2010. Per l’ex vicesindaco si tratta della seconda condanna dopo quella a 2 anni e 10 mesi per le spese pazze dal 2010 al 2012.

Imperia: condanna spese pazze, parla Alessio Saso

“La tenuità delle condanne emesse in primo grado, tutte rientranti nell’applicazione della sospensione condizionale della pena, invitano a chiudere in fretta questo capitolo, ma io ritengo invece di andare avanti e cercare giustizia negli ulteriori gradi di giudizio – ha dichiarato Saso – Recenti pronunce della Cassazione hanno infatti evidenziato come sia la Procura a dover dimostrare l’illegittimità delle spese e non gli imputati, come invece ci è stato chiesto.

A me vengono contestate spese tutte riferibili a pranzi e cene di natura politico istituzionale, ma io dodici anni dopo come faccio a dire con chi ero a pranzo o cena. È la pubblica accusa che deve dimostrare che quella cena o quel pranzo non rientravano nell’attività istituzionale di consigliere regionale.

Siamo andati a processo in 40 per il semplice fatto che, perlomeno nella maggior parte dei casi e nel mio caso sicuramente, ci sono state contestate, a distanza di anni, spese che alò’epoca erano previste dalla legge regionale.

Nessuno di noi neppure immaginava di fare qualcosa di meno che legittimo. Confido che gli ulteriori gradi di giudizio facciano giustizia sulla mia vicenda personale. Vado avanti con serenità e fiducia”.

di Andrea Pomati

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