29 Aprile 2024 00:21

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29 Aprile 2024 00:21

Imperia: Assonautica, scoppia il caso Parlatore. Nel mirino una condanna per bancarotta. “Non può fare il Presidente e organizzare le Vele d’Epoca”. La replica: “Sono una persona onesta, non ho alcuna interdizione”

In breve: La condanna, mai resa nota, a due anni di carcere (pena sospesa), è diventata definitiva il 6 dicembre del 2022. Secondo il consigliere Ivan Bracco, di Imperia Rinasce, Parlatore non poteva essere nominato presidente di Assonautica. La replica dell'imprenditore.

Oltre all’affaire Benedetta Papone, a Imperia tiene banco, da settimane, un’altra vicenda destinata a far discutere. Si tratta della nomina, a presidente di Assonautica, di Biagio Parlatore. Il motivo? L’imprenditore, nel dicembre scorso, è stato condannato in via definitiva, pena sospesa, a due anni di carcere per bancarotta fraudolenta. Una notizia sino ad oggi mai resa pubblica. 

Imperia: Assonautica, Parlatore e la condanna per bancarotta fraudolenta. Polemiche in città.

Assonautica (Associazione nazionale per la nautica da diporto) è un ente che fa capo a Unioncamere e a Imperia si occupa da anni dell’organizzazione dell’evento turistico per eccellenza della città, le Vele d’Epoca. Per realizzarlo riceve 200 mila euro dal Ministero del Turismo, 10 mila euro dalla Regione Liguria, 35 mila euro dal Comune di Imperia e 30 mila euro dalla Camera di Commercio (oltre a 53 mila euro dalla Fondazione Carige).

Parlatore, che ha sostenuto il Sindaco Claudio Scajola alle scorse elezioni comunali, è stato nominato presidente lo scorso 22 giugno. Un nome che, come detto, sta facendo discutere, in quanto l’imprenditore il 6 dicembre 2022 è stato condannato in via definitiva a due anni di carcere per bancarotta fraudolenta patrimoniale per il fallimento (nel 2016) della Digital Media Store Srl (Milano) di cui era presidente del consiglio d’amministrazione e (in un secondo momento) amministratore unico. In primo grado Parlatore era stato condannato a 4 anni e 8 mesi di carcere, pena poi ridotta a 2 anni in appello e confermata in Cassazione.

Lo stesso Parlatore è stato condannato in primo grado, dal Tribunale di Imperia, il 19 dicembre 2019, per bancarotta fraudolenta, a 3 anni e 9 mesi di carcere per il fallimento, nel 2009, della Gold Italia Spa. Il procedimento penale si è chiuso in Appello, nel marzo del 2023, con una sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

A Parlatore, va precisato, erano contestati reati molto più gravi, quali frode a carosello, false fatturazioni, evasioni fiscali per milioni di euro, dai quali è stato scagionato.

La nomina di Parlatore (scelto dall’assemblea dei soci su una rosa di tre nomi presentata dalla Camera di Commercio) fa discutere sotto il profilo dell’opportunità. Un altro punto controverso è quello relativo allo Statuto di Assonautica, che recita: “I candidati alle cariche associative, a qualunque livello non devono aver subito condanne per reati dolosi contro la pubblica fede, il patrimonio, lo Stato o l’Unione Europea. Resta salva, in ogni caso, l’applicazione dell’art. 178 del Codice Penale e dell’art. 445, comma 2, del Codice di Procedura Penale.”.

L’art. 178 e l’art. 445 del Codice Penale regolano lo strumento della riabilitazione che viene concessa “quando siano decorsi almeno tre anni dal giorno in cui la pena principale sia stata eseguita o siasi in altro modo estinta e il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta […] Qualora sia stata concessa la sospensione condizionale della pena […] il termine […] decorre dallo stesso momento dal quale decorre il termine di sospensione della pena”.

In quanto condannato il 6 dicembre del 2022 (con sospensione della pena concessa nella stessa data) Parlatore, secondo lo Statuto di Assonautica, poteva essere nominato Presidente? Per Parlatore non ci sono dubbi, mentre per il consigliere di opposizione Ivan Bracco le perplessità sono tante.

“Riteniamo che quella di Parlatore sia una nuova pagina inquietante della cronaca politico amministrativa imperiese – denuncia il consigliere di Imperia Rinasce Ivan Bracco – Assonautica, l’Ente a cui da anni è demandata l’organizzazione di uno tra i più prestigiosi e rappresentativi eventi della città di Imperia, per il quale l’associazione percepisce dai vari Enti coinvolti circa duecentomila euro, è oggi guidata da Biagio Parlatore, soggetto nominato lo scorso giugno nonostante il suo certificato penale riveli l’esistenza di una condanna per bancarotta fraudolenta. Abbiamo forti dubbi anche sullo Statuto di Assonautica, per il quale la nomina di Biagio Parlatore potrebbe essere nulla, oltre che inopportuna. Imperia Rinasce si domanda con sgomento come sia possibile che nella nostra città emergano quotidianamente situazioni discutibili relative a conferimenti di incarichi, intuitivamente spiegabili solo con la logica dello scambio politico”.

Secca la replica di Parlatore: “Ho ricevuto una condanna per bancarotta, ma si tratta di una contestazione minima, residuata da una impostazione accusatoria fondata solo su ipotetiche frodi fiscali dalle quali invece sono stato ritenuto completamente estraneo, sia dai giudici tributari che dai giudici penali di Imperia e Milano.
L’unica condanna che ho ricevuto è stata sospesa e non ho interdizioni di alcun genere.

A causa delle infondate accuse fiscali avevo subìto il sequestro di tutto ciò che ho. Adesso mi è stato restituito sino all’ultimo centesimo sequestrato.
Ho vissuto anni di angoscia per me e la mia famiglia.

Le mie aziende sono fallite per le contestazioni di accertamenti tributari che poi si sono rivelati infondati. Purtroppo gli accertamenti producono immediatamente una catastrofe per le aziende.
Anche se, dopo processi (molto costosi), è stata riconosciuta l’infondatezza delle accuse, tuttavia le aziende hanno perso immediatamente il credito delle banche e dei clienti e sono fallite. Questa è la mia storia.
Sono stato poi condannato perché il curatore aveva ritenuto che l’affitto degli uffici fosse eccessivo, e perché subentrando nel leasing dell’automobile non si sarebbe tenuto conto a sufficienza della svalutazione della macchina.
Sono questioni di poche migliaia di euro nel contesto di un’azienda che fatturava 50 milioni di euro.
Il mio unico errore – se ne ho fatti – è stato quello di non approfondire la difesa su queste accuse, che apparivano francamente ridicole, nell’ambito di un impianto accusatorio che mi dipingeva come un mostro della frode fiscale. Il mostro è scomparso e –forse per dare un senso ad anni di indagini e processi- sono stato condannato per un eccesso nel canone d’affitto.

Lo Statuto di Assonautica? Se sono stato nominato Presidente c’è qualcuno che ha valutato che avevo tutti i requisiti necessari. L’organo supremo è l’assemblea dei soci di Assonautica che mi ha dato fiducia. Io sono da subito stato trasparente rispetto alla condanna, ne ho parlato apertamente e mi sono reso disponibile per ogni chiarimento. Per me è importante che sia chiara la ragione per cui -pur nei minimi di legge e a pena sospesa- sono stato condannato. La mia vera condanna è stata subire un sequestro e i processi per anni, ci tengo che si sappia la verità.

Riportare la notizia della condanna – senza contestualizzarla in modo adeguato – crea un danno a me, come imprenditore, e alla mia famiglia. Che si riporti la notizia dei danni che gli accertamenti infondati hanno Procurato alle mie aziende, ai dipendenti che hanno perso il posto di lavoro, a me e alla mia famiglia!
Sono pronto ad agire di conseguenza nel caso in cui si riporti una verità parziale che mi getti di nuovo -senza ragione – nella cronaca giudiziaria.”

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