28 Aprile 2024 15:48

Cerca
Close this search box.

28 Aprile 2024 15:48

Imperia: Porto Turistico, via libera alla variante del progetto. Respinte osservazioni del Copi, ecco cosa cambia

In breve: Nel dettaglio, sono state respinte le osservazioni del Copi (Consorzio degli operatori della cantieristica) ed è stata confermata la variante così come approvata.

È stata approvata con 18 voti favorevoli, 9 contrari e 2 astenuti la pratica relativa all’esame delle osservazioni alla variante urbanistica del progetto per l’ultimazione del Porto Turistico di Imperia (completamento degli ambiti 1 e 2 del piano regolatore portuale).

Nel dettaglio, sono state respinte le osservazioni del Copi (Consorzio degli operatori della cantieristica) ed è stata confermata la variante così come approvata.

Consigliere Edoardo Verda (PD)

“È meglio stendere un velo pietoso sulla gestione del porto turistico. Il progetto del vecchio porto è datato 2009. Poi sono avvenute le vicissitudini che conosciamo. Nel marzo del 2023 è arrivata la proposta di completamento presentata dalla Go Imperia. È stata discussa in consiglio con allegata la richiesta di variante urbanistica. Successivamente pervengono le osservazioni del Copi che fanno notare come all’interno del nuovo progetto del porto turistico non era previsto uno spazio per la cantieristica. L’amministrazione fa un passo indietro e riconosce l’utilità della cantieristica. Viene così ripresentato il progetto con ventimila metri cubi per la cantieristica, senza però chiarire cosa se ne farà.

La conclusione è una sola. Noi, come amministratori pubblici, ci dobbiamo interrogare sulle funzioni che vogliamo dare al porto turistico. Questo progetto è stato gestito fino ad ora in maniera approssimativa”.

Consigliera Silvia Mameli (Gruppo Misto)

“Il nostro gruppo si astiene sulla pratica. L’attuale scenario, tra Go Imperia e Copi, potrebbe portare a contenziosi legali che si potrebbe prolungare nel tempo. Noi siamo per una soluzione condivisa, per un tavolo di concertazione. I comuni limitrofi hanno optato per un differimento dei titoli concessori”.

Consigliere Ivan Bracco (Imperia Rinasce)

“Il Copi ha presentato un progetto di riorganizzazione dell’area della cantieristica. Oggi siamo qui a discutere della variante per recepire le osservazioni del Copi. Si dice che nell’area della cantieristica si può costruire sino a 20 mila metri quadri. Se approviamo variante chiunque può presentare un progetto. L’amministrazione sostiene che Copi sia scaduto come concessione e dà per scontato che quell’area andrà alla Go Imperia che dovrà ripresentare un nuovo progetto, un nuovo piano economico finanziario. Si andrà a rideterminare la durata della concessione. Il progetto dei privati, Copi, è stato respinto perché non c’era la variante o perché l’area deve essere asservita alla Go Imperia? Questo è un passaggio fondamentale. Escludete il Copi e le altre realtà e date per certo che area andrà alla Go Imperia. Se fosse così chi produce posti di lavoro per Imperia dovrà uscire all’area”.

Consigliere Lucio Sardi (Alleanza Verdi Sinistra)

“I posti barca non portano lavoro, la cantieristica porta lavoro, ma ha avuto sempre contro questa amministrazione. Il Comune ha avviato un procedimento sgombero per tutte le concessioni demaniali produttive e addirittura indica quali potranno rimanerci e quali no. In questa città privati speculatori hanno sempre la porta aperta, mentre invece chi vuole investire viene osteggiato. Mi domando cosa ha in testa questa amministrazione”.

Consigliere Enrico Lauretti (Società Aperta)

“Già a luglio avevamo espresso che la progettualità fosse finalizzata troppo a edifici residenziali e hotel di lusso, mentre cantieristica ha ruolo fondamentale nell’economia imperiese. Lo sviluppo economico di questa città non è solo turismo, ma anche tenere conto di altre possibili vocazioni. Esistono realtà produttive, è necessario cercare di valorizzarle. Producono ricchezza e danno occupazione. Le economie monoculturali sono da sempre molto a rischio. Noi auspichiamo che l‘amministrazione possa ritornare sui suoi passi nel rispetto delle norme e nel rispetto delle esigenze delle realtà produttive. Tanti comuni hanno differito i termini formali sia delle concessioni balneari che di quelle produttive. Non hanno fatto distinzioni in quanto è una fase di grande incertezza normativa”.

Consigliere Giovanni Montanaro (Avanti)

“Questo tema è particolarmente delicato, intimo, personale. Ero una delle imprese che lavoravano alla costruzione del porto turistico. Vorrei ricordare che all’epoca nell’area cantieristica era prevista una volumetria di un certo tipo, il capannone che l’opposizione ha fatto abbattere. Non è vero che quando è stato presentato il progetto porto l’area cantieristica non era inserita. È sempre stata inserita nella visione di completamento del porto turistico. In una prima fase non previste volumetrie perché si tende ad avere le imbarcazioni sui piazzali, non ad avere grandi capannoni. In seconda fase è stata fatta una valutazione sul fatto che cantieri hanno bisogno di uffici. È irricevibile l’accusa sul fatto che amministrazione non vuole che ci siano le aree dedicate alla cantieristica. Cosa diversa è quello che un’azienda privata crede di vantare”.

Assessore e Vicesindaco Giuseppe Fossati

“Se non avessimo fatto una variante si sarebbe potuto fare solo un capannone di 40 mila metri quadri e basta. Quando è stata presentata la prima variante nel luglio scorso non era stato previsto un spazio per la cantieristica perchè oggi la cantieristica è cambiata, non ha bisogno di volumi. I lavori sulle barche si fanno nei piazzali. Con la variante abbiamo accolto le osservazioni del Copi e abbiamo creato volumi per la cantieristica di 20 mila metri quadri.  Sono volumi accessori, mense, uffici.

Il progetto del Copi è stato bocciato per due motivi: primo perché si è qualificato come titolare della concessione demaniale che a nostro avviso non ha e secondo la progettazione non è conforme alla normativa vigente. Finchè non è approvata la variante in quell’area si potrà fare solo un capannone di 40 mila metri quadri. Solo quando la variante sarà approvata si potranno presentare dei progetti. L’amministrazione ha le idee chiare e vuole rilanciare un porto turistico che ha trovato in condizioni difficilissime”.

Intervista all’Assessore Giuseppe Fossati

“Oggi abbiamo chiuso il percorso della variante urbanistica che consentirà poi l’approvazione in sede di conferenza di servizi del progetto del nuovo porto turistico avanzata dalla Go Imperia. Perché siamo arrivati a oggi? Il progetto presentato dalla Go Imperia non è pienamente conforme alla normativa oggi vigente, che sostanzialmente corrisponde al progetto a suo tempo approvato. Go Imperia d’intesa con l’amministrazione ritiene opportuno fare delle modifiche a quel progetto e quindi è stato necessario dotare delle varianti urbanistiche. Quali sono? È stato previsto della volumetria turistico ricettiva, quindi un albergo delle residenze turistiche, è stata prevista una riduzione delle superfici commerciali, è stata prevista una palazzina destinata ai corpi dello Stato, sono state previste delle modifiche a mare, dei posti barca, sul dimensionamento, e altre modifiche minori.

Una delle modifiche previste era quella relativa all’area cantieristica, che era comunque prevista la cantieristica, ma la proposta iniziale della Go Imperia era quella di non prevedere volumetrie, rispetto alla normativa oggi vivente che prevede un grosso capannone di 40.000 metri cubi, ricorderete che era stato realizzato, poi demolito e tutta la vicenda che ne è seguita. Quindi l’ipotesi era: rimane cantieristica, ma senza nessun volume perché oggi le lavorazioni cantieristiche non sono più all’interno di capannoni ma all’esterno con le tensostrutture che chiudono le barche.

A luglio siamo tornati per rispondere alle osservazioni sull’approvazione di questa variante. L’osservazione del Copi era quello di prevedere una qualche volumetria che poteva essere utile nell’area cantieristica, essenzialmente per servizi, l’amministrazione ha accettato quella proposta e quindi è stata fatta una modifica rispetto al progetto originariamente approvato a marzo. La Regione ci ha chiesto di ripubblicare questo progetto per dare la possibilità di fare ulteriori osservazioni. In sede un po’ paradossale, il Copi ha fatto un’osservazione al fatto che abbiamo recepito la sua osservazione precedente e quindi a suo avviso recependo la possibilità di dare una volumetria nell’area cantieristica la procedura avrebbe dovuto seguire un iter diverso. Ho risposto invece dicendo che noi riteniamo che l’iter sia corretto e quindi abbiamo chiuso questa procedura, manderemo tutto in Regione per l’approvazione della variante, per poi consentire di fare la progettazione completa, anche dell’area cantieristica, andare in conferenza dei servizi e rilasciare il titolo e la concessione demaniale per far ripartire finalmente questo porto turistico”.

La discussione politica si è snodata tutta sulla volontà da parte dell’amministrazione di volere o non volere lo sviluppo della cantieristica?

“La discussione è stata essenzialmente su quello. Non ci devono essere dubbi sul fatto che l’amministrazione vuole la cantieristica, non ha mai pensato di eliminare la cantieristica ha sempre confermato la scelta della cantieristica, non ha mai ridotto le aree destinate alla cantieristica. La scelta iniziale era quella di prevedere su quelle aree una cantieristica totalmente all’aperto, con la variante conseguente all’osservazione del Copi era stato deciso di fare una volumetria destinata appunto ai servizi alla cantieristica. È evidente che il Copi è un’associazione, un consorzio privato, che fa i suoi interessi e quindi cerca in qualche modo di difendere la sua posizione e ritiene di cercare di bloccare questa iniziativa del Comune diretta a rilasciare la concessione demaniale marittima la Go Imperia che poi si avvarrà di chi riterrà per gestire quell’area e quindi rivendica il diritto di bloccare questa iniziativa urbanistica e poi l’iniziativa poi successiva di concessione demaniale, rivendicando di essere titolato a continuare a gestire quell’area. Purtroppo per il Copi non è così, ma non per scelta dell’amministrazione, è una questione normativa. Le modifiche normative degli ultimi anni, in particolare un decreto legislativo di Draghi, dell’agosto del 2022, ha di fatto determinato la scadenza di tutte le concessioni demaniali marittime produttive, quindi nello specifico quella del Copi che oggi non è più titolare di una concessione, ma ha la possibilità di presentare un progetto, di presentare una richiesta di concessione.

L’amministrazione però ha fatto scelte diverse quindi ritiene che la scelta prioritaria sia dare la concessione alla propria società in house quindi al Comune di Imperia, alla Go Imperia, che rappresenta una società totalmente pubblica, che poi per la gestione di fatto potrà anche avvalersi di soggetti terzi e potrebbe essere anche il Copi e operatori del copi, ma nessuno ha mai pensato di eliminare la cantieristica dal Comune di Imperia o nello specifico dal porto di Imperia”.

 

Condividi questo articolo: